“Non so come si fa a non divertirsi. Sto per morire e mi diverto. E ho intenzione di continuare a divertirmi per ogni singolo giorno che mi resta. Perché non c’è altro modo di vivere.” Nell’agosto 2007, il professor Randy Pausch scopre che il cancro contro il quale combatte lo condanna senza speranza. Sceglie di abbandonare l’università per stare vicino alla famiglia: la moglie Jai e i loro bambini, Dylan, Logan e Chloe, di 5, 2 e 1 anno. Ma prima, il 18 settembre, tiene davanti a 400 studenti e colleghi la sua “ultima lezione”, intitolata Realizzare davvero i sogni dell’infanzia e pensata come una sorta di lascito per i suoi figli. Con ironia, fermezza e coraggio, Pausch ripercorre le tappe della sua esperienza, partendo dalla lista di desideri di quando aveva otto anni: sperimentare l’assenza di gravità, vincere i peluche più grossi al luna-park, diventare un giocatore professionista di football americano, firmare un articolo sulla World Book Encyclopedia, progettare i parchi della Disney… E mentre racconta il destino di quei sogni (e l’importanza di avere dei sogni), il suo discorso diventa la testimonianza più toccante e profonda di una vita resa straordinaria dall’intensità con la quale è stata vissuta. Da quel giorno, milioni di persone si sono commosse ed entusiasmate guardando su internet il video della lezione, assistendo alle interviste di Pausch, leggendo gli articoli comparsi sui giornali di tutto il mondo. Oggi quel testo, ampliato e arricchito, diventa uno dei rari libri che possono cambiare l’esistenza di chi li legge. Pausch non vuole rivelare il senso della vita; più modestamente, mostra perché vale la pena vivere.