Un percorso da dentro a fuori e dal profondo verso l'infinito tangibile dall'es e dallo spazio cosmico del dentro che, se vediamo bene, piuttosto che percuterci ci fa innamorare e ci tiene fermi, dritti, sognanti vivi esseri. Sono poesie di ciò che conosciamo tramite anche chi non c'è più, ma è sempre qui, vivo e vegeto nel sembiante delle parole umane, nostre e che nessuno può toglierci.
Emanuela Spampinato, ingegnere, poetessa e scittrice, nasce a Catania 1975 e lavora senza sosta per il bello e corretto anche scientificamente parlando, in un mondo che è la scatola nera di maghi che ci tolgono il sembiante da sotto gli occhi.