Una delle condizioni fondamentali per lo sviluppo e il mantenimento di una sfera pubblica democratica e pluralistica è che i media siano dei “luoghi di ospitalità”. I media infatti hanno un “potere di ospitalità” che possono concedere a qualcuno e negare a qualcun altro. Tale potere si basa, come è noto, sul fatto che essi costituiscono i gatekeeper che decidono largamente quali personaggi, contenuti, temi diventeranno oggetto dell'attenzione e dell'interesse del (loro) pubblico. Di più: come già hanno mostrato Lazarsfeld e Merton in uno dei loro pionieristici studi sulla comunicazione di massa (1948), i media mainstream accrescono l'importanza e la centralità sociale delle persone, dei gruppi, dei temi di cui si occupano, non solo perché ne consentono una circolazione e una visibilità allargata, ma anche perché ne accrescono la rilevanza pubblica per il prestigio di cui godono e che su di essi trasferiscono.