Si poteva evitare l'attacco terroristico alle Torri gemelle? E la perdita di
Challenger e Columbia, i due shuttle americani esplosi in volo nello spazio? Dietro
eventi in apparenza tanto diversi troviamo una comune forma di "miopia organizzativa",
sindrome che colpisce le organizzazioni scarsamente capaci di prevedere gli effetti
delle proprie decisioni, come pure di valutare i fatti e i loro possibili sviluppi, di
rilevare i segnali di pericolo, con esiti finali fallimentari e disastrosi. Il tema
della miopia organizzativa, che sta assumendo un'importanza crescente per gli studi
organizzativi e le pratiche di management, riguarda la questione della prevedibilità in
contesti sempre più complessi, incerti, ambigui, mutevoli. Nel volume, l'autore analizza
processi e meccanismi che inducono o favoriscono tale miopia, con l'obiettivo di
mostrare come, attraverso una consapevole "cultura dell'errore", sia possibile
utilizzare i casi di insuccesso quali fonte di apprendimento per rafforzare la capacità
di previsione nelle organizzazioni.