Eleanor Marx, detta Tussy, aveva un cognome che oggi sarebbe pesante da portare. Questa sua biografia ci porta nel mondo della Londra della seconda rivoluzione industriale, ripercorrendo le fasi della breve ma intensa vita di una donna che ha saputo conquistare un ruolo di rilievo nella società del tempo. Il racconto, scritto con uno stile quasi discorsivo, è arricchito da approfondimenti sul caso del presunto figlio illegittimo di Marx, in parte inediti, e da riferimenti continui alla nostra attualità. Non manca una appendice di curiosità, fatti e personaggi, nonché una bibliografia con pubblicazioni recenti per chi volesse saperne di più. Alla sua nascita nel 1855 a Londra, Eleanor era solo l'ultima figlia di un esule politico tedesco che viveva con la sua famiglia in due misere stanzette a Soho, trascorrendo le sue giornate nella biblioteca del British Museum senza una sterlina in tasca e una sfilza di creditori al portone di casa. Al momento della sua nascita il marxismo era soltanto agli albori, ma Tussy crescerà con le due sorelle, nell'ambiente del nascente socialismo internazionale, influenzata dalle elaborazioni paterne e dello "zio" Engels, che faranno di lei la naturale erede del pensiero dei due grandi leader del comunismo. Un fardello che condizionerà tutta la sua vita di donna, innamorata del padre e della sua elefantiaca e stimolante intelligenza, ma anche intimamente decisa a costruire la sua autonomia con l'impegno politico, sindacale e culturale nell'Inghilterra vittoriana. L'incontro e la lunga relazione con un compagno di lotte e di apparenti affinità elettive le sarà fatale, e la sua convinzione di saper reggere la pressione di un rapporto, volontariamente non vincolante, la porterà al suicidio a 43 anni.