Il saggio affronta il tema dell'immaginario dantesco attraverso l'analisi delle creature mirabili che compaiono nella Commedia. Mostra come la manipolazione dei corpi e dello spazio nel poema sia funzionale alla rappresentazione visiva del dualismo bene/male. Tant'è che, man mano che Dante procede nel suo viaggio, lo spazio e le anime perdono progressivamente di fisicità, dissolvendosi, e diventando sempre più elementi simbolici.