Bill Viola è uno dei massimi esponenti della videoarte contemporanea. Nelle sue creazioni (filmati o videoinstallazioni multimediali) i suoni e le immagini, il tempo e lo spazio si fondono in un dispositivo complesso capace di sconvolgere la nostra percezione della realtà. In Viola confluiscono molte diverse influenze – musicali, visuali e filosofiche – che l'artista riesce a trasformare in sequenze di forte impatto emotivo, dense di significati metaforici. Pubblicato per la prima volta nel 1990 quale contributo a una silloge di scritti sulla videoarte, Nero Video. La mortalità dell'immagine è un testo chiave per ampliare la comprensione della poetica di Viola, perché offre uno scorcio significativo della sua ricchezza di suggestioni. Evocativo e spesso lirico, Nero Video propone infatti notazioni di tecnica e storia dell'arte, considerazioni sulle neotecnologie mediatiche viste attraverso la lente del misticismo e della spiritualità.