Un viaggio attraverso le grandi distese dell’Australia. Un mondo ancora nuovo, da esaminare a fondo come ha fatto l’autore, che ha disegnato una realtà estremamente varia che passa dai grattacieli delle grandi città alla rainforest, fino alle pianure più aride e deserte che confluiscono in mari ognuno con caratteristiche diverse e tutte stupefacenti.
Molti sono i passaggi interessanti, capaci di dire qualcosa di nuovo e di diverso su una grande nazione e i suoi abitanti, sia quelli contemporanei, sia i "superstiti” aborigeni, i pochi scampati a una strage fatta di noncuranza e incapacità di capire l’altro, che oggi corrono verso una sorta di autodistruzione, aiutati da una “civiltà incivile” che offre loro solitudine, disinteresse e bottiglie di scadenti distillati alcolici.
Il libro, infine, ha un personaggio davvero indimenticabile: una scassata Ford dal colore improbabile, che quando il sole è quasi al tramonto si potrebbe confondere con quello dell’Ayers Rock.