All'inizio degli anni settanta New York era una città allo sbando: criminalità, disagio sociale, sporcizia e bancarotta economica la rendevano un posto molto diverso dalla metropoli scintillante che conosciamo oggi. Eppure proprio in quegli anni una straordinaria esplosione creativa fece della Grande Mela il laboratorio ideale in cui vennero ridefiniti e inventati tutti i generi musicali che avrebbero influenzato i successivi decenni: la scena jazz, il punk dei Ramones, la salsa dei Latinos del Bronx, i New York Dolls, Springsteen e Patti Smith, la nascita della disco e della dj culture, il rap di Africa Bambaataa, il minimalismo di Philip Glass. Sullo sfondo una città sull'orlo del baratro, pericolosa ed elettrizzante, ruvida e pulsante, in cui le storie delle future stelle della musica si intrecciavano con quelle di personaggi equivoci, writers e artisti di ogni tipo.