Crescere fa male, e creare pure: figurarsi se poi ti capitano le due cose
insieme, come a Mattia, che decide di diventare un musicista fin dai
banchi del liceo. Si cresce insieme alla propria musica e ogni tappa
di questo percorso si porta via un pezzetto di te. E nulla sarà mai più lo
stesso: le chiacchiere con gli amici e le partite allo stadio, le serate surreali
in cui può arrivare l’occasione di un concerto o l’asta del Fantacalcio
in un obitorio… Tutto si colora di un’ispirazione che può esaltarti o
dilaniarti. C’è l’intensità di questa scoperta al cuore del primo libro di
Briga, un romanzo di creazione prima ancora che di formazione, la storia di
due ragazzi che percorrono fianco a fianco la strada del successo.
Dal Lungotevere romano ai canali di Amsterdam, dal primo cd venduto
dietro il bancone di un bar alla «notte prima del contratto» con la major,
e dagli ingaggi di provincia al set di «Amici», un romanzo di pagina
in pagina dissacrante, malinconico, avventuroso che racconta Briga prima
di Briga, e oltre Briga, con un tratto narrativo originale e poetico, intinto
nell’inchiostro della vita.