Settant’anni fa si concludeva a Norimberga quello che è stato definito il più grande processo della storia: il processo ai criminali nazisti: ventun gerarchi, o ventun "mostri", come si diceva allora, colpevoli di aver scatenato la seconda guerra mondiale, deportato intere popolazioni, eliminato sei milioni di ebrei e provocato la morte complessiva di ventisei milioni di esseri umani.
Ma la ricerca non si limita soltanto a rievocare quel drammatico avvenimento - imputati, accusa, difesa, documenti, verdetto e condanne, ma sottopone a processo lo stesso procedimento con l’aiuto di storici e insigni studiosi tedeschi, intervistati nel 1985, fra cui i noti scrittori Golo Mann ed Eric Kuby: "atti contrari alle leggi e consuetudini di guerra": cosa implica tale principio? La rinuncia alla guerra o l'accettazione di una guerra "secondo ragione" e “secondo le legge”? Affermare, una volta per tutte, un principio nuovo - come ritenevano i giudici di Norimberga - o applicato un criterio di giudizio, giustificabilissimo di fronte alla barbarie nazista, ma ormai senza applicazione perchè figlio di quel tempo? Un dibattito appassionante che torna d’estrema attualità nel tormentato panorama odierno panorama.
In appendice la storia della figura più enigmatica del processo, il delfino di Hitler, l’ultimo di Spandau, Rudolf Hess.
Leandro Castellani, è un noto autore e regista che alla tv, e più sporadicamente alla radio e al cinema, ha dato un valido e originale contributo spaziando dal grande sceneggiato (Le cinque giornate di Milano, La gatta, Incantesimo, ecc.) all’inchiesta storica (La bomba prima e dopo, Mille non più mille, ecc), alla biografia (Oppenheimer, Don Bosco, ecc.) e ottenendo i massimi riconoscimenti internazionali (Leone d’oro di Venezia, Prix Italia, Festival di Montecarlo, Mosca, Villerupt, Chanchung, ecc.).
E’ autore inoltre di numerosi volumi di carattere storico (Mistero Majorana), giornalistico (Giallo storia), di costume (Lo Strauss della Romagna), di saggi sulla comunicazione e i media (Premio Fabbri, Premio Capri, Premio “Scrivere di cinema”), di opere di narrativa (Occhi da cinema, Premio Domenico Rea 2009), ecc.