Nella storia che segue una serie di eventi apparentemente casuali trasforma la società globale – generatrice di sofferenza e fondata sui giochi di potere – in una dimensione fortemente naturale e a misura d’uomo. Nasce il mondo per il quale – pur non avendolo mai conosciuto – molti provano da sempre profondissima nostalgia. L’apparente tranquillità dell’atmosfera che regna nelle prime pagine preannuncia, però, un forte trauma planetario accompagnato da morte e sofferenza. Nulla di nuovo all’orizzonte, si dirà. Eppure questo libro continua a piacere non solo a molti lettori di romanzi d’avventura, ma anche e soprattutto a chi ama riflettere sulla natura della vita, dell'Uomo, dell'universo. Nulla mai finisce è una storia di fantasia nata e fatta conoscere come tale. Non ho mai pensato di attribuirle il crisma dell’autenticità. Semplicemente accoglie il lettore, l'abbraccia col proprio universo colmo di meraviglie e lo spinge a riflettere.