Il viaggio, come evento individuale o collettivo, avventura fisica o mentale, è fenomeno di ampia durata che attraversa l’intera storia della civiltà umana. Grande metafora della ricerca individuale o rappresentazione simbolica dell’esistenza, esso ha una lunga tradizione come fatto letterario: dai miti e dalle epopee delle origini ai testi più specificamente tecnici della letteratura medievale e umanistica fino alle relazioni dei navigatori e degli esploratori. Molteplici sono le forme attraverso cui si racconta l’esperienza di viaggio: memorie, lettere, itinerari, guide, trattati, e innumerevoli sono gli interessi culturali e le motivazioni individuali che la stimolano. Accanto alla curiosità per l’ignoto e al fascino per l’avventura di Colombo, Vespucci, Pigafetta o Verazzano, ci sono l’interesse economico dei ricchi mercanti, la ricerca scientifica e storica di personaggi come Alvise da Mosto o la spinta religiosa di un gesuita come Matteo Ricci, oltre ai resoconti eruditi di Petrarca, Boccaccio e Bracciolini e di autori da riscoprire come Giovanni da Empoli e Giovanni Leone l’Africano.