Il 10 luglio 1943 le truppe inglesi e americane sbarcano in Sicilia, tra Licata e Siracusa. La spettacolare operazione aeronavale – nome in codice «Husky» – è una svolta decisiva nella storia del secondo conflitto mondiale e segna l’inizio della fine per il regime fascista. Di lì a poco, il Gran Consiglio voterà la sfiducia a Mussolini e il re ne ordinerà l’arresto. La campagna militare alleata andrà avanti per altri due anni, trasformando l’Italia in un campo di battaglia tra gli eserciti di mezzo mondo, fino alla Liberazione. Un periodo tra i più drammatici nella storia italiana del Novecento. I documenti di questo volume, in gran parte inediti, affrontano un tema finora poco noto: la guerra psicologica, la propaganda e le operazioni di intelligence messe in campo da Londra e da Washington per gettare nel caos il Paese in camicia nera, tra il 1940 e il 1943. Giuseppe Casarrubea e Mario José Cereghino li hanno selezionati in dieci anni di ricerche negli archivi di College Park (Usa) e di Kew Gardens (Gran Bretagna), assieme a migliaia di altre carte. I rapporti «secret» e «top secret» raccontano nei dettagli le strategie americane e inglesi per infierire su una popolazione stremata dalla fame e dai bombardamenti. Vengono rivelati i piani dei servizi segreti alleati – a cominciare dall’Oss e dal Soe – che mirano a creare uno stay-behind e, al contempo, un’alternativa di facciata al regime mussoliniano; i contatti con i leader antifascisti socialisti, liberali e monarchici, in patria e all’estero; la diplomazia segreta per provocare il distacco dall’Asse dell’Italia fascista e arrivare a un armistizio con gli anglo-americani; gli accordi sottobanco con le mafie; il razzismo culturale anglosassone verso un popolo considerato più arabo che europeo. Emerge così un quadro geopolitica che anticipa le tensioni della Guerra Fredda nel Mediterraneo e che produrrà effetti devastanti sull’Italia dei decenni successivi. Fino ai giorni nostri.