Alex Maier è un ispettore di polizia al quale piace raccontare storie che rispecchiano la realtà. La realtà dura e cruda che incontra ogni giorno, le sue storie parlano di vittime e carnefici, di indagini dove il bene e il male non sono sempre agli antipodi. Il poliziotto inevitabilmente si mescola all’uomo e Maier si lascia il più delle volte coinvolgere emotivamente dai casi che segue. Il primo caso è quello di Marta, una donna che si sente esclusa dalla società per il suo aspetto fisico non troppo attraente. Un uomo l’ha avvicinata e solo più tardi lei scoprirà che lui aveva motivi più subdoli di quanto lei potesse immaginare per volerla conoscere. L'ispettore Maier, oltre a fare rapporto per i casi che sta seguendo e che si intrecciano, pur sembrando lontani tra loro, scrive la storia di Marta, perché per lui è importante parlare di lei, della sua vita, delle delusioni che la potrebbero portare a fare una scelta drastica che Alex Maier vuole evitare a tutti i costi. Una rapina finisce stranamente con tre arresti, ma chi l'ha studiata nei minimi particolari è riuscito a fuggire; un uomo viene trovato morto nella sua abitazione; un incidente stradale dai contorni confusi. Una serie di casi che costringono l'ispettore Maier a suddividere le sue energie, mentre lui vorrebbe risolvere solo l’enigma che coinvolge Marta. Utili per le indagini, ma soprattutto per riflettere e valutare: le 'voci' dei vicoli e delle strade strette che si arrampicano sopra il porto di Litore, incarnate da Aldo, un prezioso quanto singolare informatore dell’ispettore che spesso spiazza le certezze del poliziotto, riempiendo la sua mente di dubbi e confusione.
“Sono un ispettore di polizia e mi piace raccontare storie, le storie di chi ho incontrato nel mio lavoro e non sempre perché era un efferato omicida che ho arrestato, a me interessa dar voce anche a chi non sono riuscito a salvare, a chi non sono riuscito a capire, perché per fare il mio mestiere bisogna dosare ragione e intuito, anche se a volte...”