Paola, personaggio storico, ultima discendente di illustre e ricca famiglia senatoria romana, nipote delle sante Paola Romana ed Eustochio, nel suo diario racconta le vicende personali senza trascurare il più ampio contesto storico. Viene catturata dai Goti, che mettono a sacco Roma nel 410 e trattenuta nella condizione di ostaggio fino al 416. In questo arco temporale ella vive una vicenda psicologica e sentimentale travagliata, in un contesto sociale, economico e politico estremamente complesso e tragico.
Il dramma personale è quello di una ragazza destinata al convento, per voto materno, già prima di nascere. Viene educata allo scopo, fin dalla prima infanzia, in un modo che si potrebbe definire ‘scientifico’. Si ribella al suo destino, si innamora di un giovane goto, Vollibio. Nel percorso di ribellione si alternano drammaticamente nel suo animo senso di colpa, rammarico per gli anni rubati dell’infanzia, paura dei castighi divini, fasi di melanconia e di ebbrezza erotica. Esce dal tunnel anche grazie all’amicizia di Galla Placidia e al supporto del presbitero Bonifacio, il futuro papa Bonifacio I.
Il contesto storico nel quale la vicenda personale si svolge è caratterizzato da immigrazione e invasione incontrollate e incontrollabili di popoli germanici, guerre civili, fiscalismo esasperato, corruzione diffusa, estremismi religiosi, rivolte popolari, ecc. In questo quadro socio-economico-politico lei insieme con Galla Placidia, altri ostaggi e alcuni capi dei Visigoti, tra cui Ataulfo, Vollibio, Sigesaro riflettono sullo stato dell’impero romano di Occidente agonizzante, cercano e propongono soluzioni.
Pur nella grande distanza cronologica, le vicende individuali e soprattutto quelle ambientali che Paola vive e racconta sono molto simili a quelle che, ai nostri giorni, agitano il mondo occidentale: crisi religiosa e civile, corruzione dilagante, conflitti generazionali, immigrazioni massicce, estremismi religiosi, scontri di civiltà, egoismi nazionali.