Nelle simultanee alla cieca, uno scacchista esperto gioca contemporaneamente contro decine di avversari – senza poter guardare le scacchiere. Il simultaneista deve tenere a mente la posizione di tutti i pezzi, e lo sforzo richiesto è tale che le esibizioni alla cieca in simultanea sono state bandite in alcuni stati perché considerate dannose per la salute mentale del giocatore.
Come in un’eterna partita, la mente di Jeanne è condannata a calcolare ininterrottamente i rapporti tra causa e effetto di ciò che accade intorno a lei, al punto da non lasciarle spazio per altro. Oltre a rappresentare un dono unico, la mente di Jeanne è anche la sua più grande maledizione, e per quanto sia abile nel calcolare le possibilità che si dipanano intorno a lei, Jeanne è anche incapace di interpretare le emozioni e le bugie che le vengono ordite attorno, e dovrà presto scontrarsi con avversari che hanno speso la loro vita per lasciare un segno nella storia dell’umanità.
Accusata di essere folle, Jeanne dovrà provare il valore inestimabile dei suoi calcoli per raggiungere il suo obiettivo – a qualunque costo.