Cosa direbbe Pier Paolo Pasolini dell'Italia di oggi? Cosa resta del più illuminato intellettuale italiano del Novecento? Si applaudono soltanto i luoghi comuni, mentre sarebbe il caso di coltivare l'atrocità del dubbio, dirà proprio Pasolini a Walter Veltroni e ad altri ragazzi comunisti durante un dibattito sulla terrazza romana del Pincio, pochi giorni prima di morire. In prospettiva, non sembra che Veltroni abbia dato retta allo scrittore, e infatti la sua sinistra è morta fra luoghi comuni e conformismo, come si legge in questo libro, un racconto in presa diretta della storia di un intellettuale il cui pensiero è ancora fondamentale per capire il nostro presente. Eppure, col passare del tempo, la sua storia sembra sempre più coincidere con un banale reality criminale e ciò che circonda la sua morte è una sorta di Risiko sui misteri dell'Italia repubblicana. Cosa è successo veramente all'Idroscalo di Ostia quel 2 novembre del 1975? Fulvio Abbate tenta ora la scommessa di una alfabetizzazione storica e civile che coincide con una domanda retorica: ti immagini se Pier Paolo Pasolini vedesse dove siamo finiti?