Il libro racconta vita, sentimenti, impegni, ricerche di una donna del Novecento, che ha vissuto fino in fondo il mutamento della figura femminile, e il novum di una società democratica con l’avvento delle libertà e delle responsabilità politiche.
La ricostruzione della memoria personale, che è altro dalla storia, nell’intreccio esistenziale fra storia politica e storia religiosa, storia sociale e storia della cultura, fra occasioni raccolte e occasioni mancate, coerenze fortunate e coerenze sconfitte, vuole qui essere l’ultimo contributo possibile ad un futuro che ormai è nelle mani di altre generazioni: un invito insieme alla fedeltà alla Repubblica, nella coscienza della sua storia, nel segno dell’etica civile e delle solidarietà collettive, e al recupero della speranza, risorsa e ricchezza insostituibile per il nostro paese nella crisi profonda che l’attraversa.