RACCONTO LUNGO (25 pagine) - FANTASCIENZA - C'è una cosa che distingue i postumani dai serpenti. Quando i serpenti cambiano pelle, la pelle non si lamenta di essere stata lasciata indietro. FINALISTA AL PREMIO HUGO
Non manca molto. Tra qualche anno saremo in grado di copiare la nostra personalità, i nostri ricordi, la nostra coscienza in supporti artificiali. In poche parole, saremo in grado di spostare noi stessi in un nuovo corpo, un corpo senza i difetti e le debolezze di quello vecchio, un corpo col quale affrontare l'eternità. La domanda che si pone Robert J. Sawyer, in questo racconto del 2004 giunto in finale al Premio Hugo, è: cosa accadrà allora della copia originale?
Canadese, nato a Ottawa nel 1960, Robert J. Sawyer è uno dei migliori scrittori di fantascienza dell'ultima generazione. Ha vinto un premio Nebula già nel 1995 con uno dei suoi primi romanzi, "Killer online", e nel 2003 ha ottenuto anche il Premio Hugo con "La genesi della specie". Recentemente è stato insignito col Premio Aurora alla Carriera. Scrittore di fantascienza di stampo classico, con una particolare attenzione agli aspetti scientifici, Sawyer affronta spesso temi legati all'evoluzione, all'antrolopologia, all'impatto dell'uomo con le grandi rivelazioni e rivoluzioni portate dalla scienza o dal contatto con intelligenze diverse. È una persona molto alla mano, entusiasta di scrivere fantascienza e di corrispondere con i suoi lettori, anche tramite il suo sito personale il suo profilo Facebook. È socio onorario dell'Associazione Delos Books ed è stato ospite dei "Delos Days" a Milano nel 2011. I suoi romanzi sono stati pubblicati in Italia dall'Editrice Nord, da Fanucci e soprattutto da Urania.