1272, Prato Sesia, Novara.
Giulio, un prete che ha rinunciato ai voti per amore, vive un'esistenza serena, scandita dai tempi della terra e dai rapporti tipici di una comunità montana. Davide, il figlio maggiore, è deciso a seguire le orme del padre finché un giorno un inquisitore mette in moto una catena di eventi che lo obbligheranno a fuggire.
1278, Parma.
Gherardino Segarelli, rifiutato dall'ordine dei domenicani, crea un suo gruppo di fedeli che si fanno chiamare "apostolici" o "minimi". Vivono predicando povertà, fratellanza e libertà sessuale, attirando le ire della Chiesa.
1286, Roma.
Benedetto Caetani, cardinale con grandi aspirazioni, gioca tutte le carte, lecite e non, per ampliare il suo potere personale e quello della sua famiglia.
In un'epoca in cui Chiesa e Impero si contendono il potere, sullo sfondo di un'Italia divisa in mille fazioni, gli incroci che porteranno Davide a passare alle cronache come fra Dolcino da Novara, l'eretico più feroce e spietato che la storia d'Italia ricordi.