“Gli italiani avevano nel loro DNA il gene (e il genio) del commercio e della finanza quando altri, nel mondo, facevano ancora fatica a far di conto. Grazie a questa dote lo strano stivale che compare di sghimbescio nelle carte geografiche ha potuto farsi strada e arrivare fino a Garibaldi e oltre.”
Un secolo e mezzo prima del Risorgimento Daniel Defoe, autore di Robinson Crusoe, osservava che tutto quel che c’era da inventare in fatto di affari, mutue, banche e assicurazioni gli italiani lo avevano già inventato da un pezzo.
Il fiuto per gli affari dei nostri connazionali non risale certo all’Unità d’Italia, già nel Rinascimento i banchieri genovesi, fiorentini e veneziani avevano trovato il modo di assicurare i preziosi carichi di merci in navigazione sui mari del pianeta garantendosi cospicui indennizzi nel caso delle (frequenti) avversità.
Le mirabolanti avventure dei protagonisti del Risorgimento da Mazzini, Garibaldi, Cavour ai giorni nostri sono rilette in questo volume nella cornice della storia della finanza e delle assicurazioni.
Una storia fatta di avventure, segreti e insospettabili protagonisti di un’Italia finalmente unita anche perché da sempre c’è stato chi si è industriato a far soldi sapendo dove trovarli e come investirli.