premessa di umberto eco
a cura, e con uno scritto, di massimo gatta
Per leggere, Dioguardi deve viaggiare perché per andare dal noto all'ignoto ci vuole tempo, e il viaggio è il modo migliore di avere tempo da perdere.
Insomma, comunque li guardiate, anche questi saggi sovente svagati, vivono sotto l'insegna di un movimento continuo, e se pensavate che l'amatore dei libri di pregio fosse qualcuno che sta seduto in ombrose biblioteche, eccone invece qui uno che scutrettola e va a zig zag per i boschi del sapere come uno scoiattolo.
Insomma, non dirò che Dioguardi sia un lettore con la sindrome della restlessleg, ma certamente il suo modo di leggere è manifestazione di energia.
dalla premessa di Umberto Eco