La sociologia delle emozioni nasce negli Stati Uniti nella seconda metà degli anni settanta del secolo scorso grazie ad alcuni scritti di studiosi quali Theodore Kemper, Arlie Russell Hochschild, Thomas Sheff e Susan Shott, che per la prima volta nella storia del pensiero sociologico si occupano esplicitamente e sistematicamente di emozioni quali fenomeni sociologicamente rilevanti. Nondimeno, in precedenza, sociologi “classici” o “quasi classici” come Marx, Comte, Durkheim, Pareto, Weber, Simmel, Cooley, Elias, Homans e Goffman, pur senza avere mai, con la parziale eccezione di Pareto, elaborato teorie sulle emozioni, e senza quindi poter essere considerati dei sociologi delle emozioni, avevano toccato, in misura diversa e talvolta solo implicitamente, argomenti riconducibili alla sfera emozionale, fornendo in più di un caso spunti decisamente interessanti.