Presentazione del testo.
È una storia vera che ha preso lo spunto da un forum cinofilo.
Nel social network si è svolto il confronto su come risolvere al meglio la situazione di un cane vagabondo; più di mille messaggi di proposte e oltre ventimila contatti; decine di persone in tutta Italia sono rimaste per mesi in ansia per la sorte di Pippo Cuginetto.
In tanti mi hanno chiesto di provare a scrivere un libro sulla storia, ma la forma scritta usata su un forum male si prestava alla forma narrativa; perciò ho preferito ripercorrere la mia vita nei rapporti con i cani; un’autobiografia che assomiglia più a una rinascita che a una cronaca.
La storia si è svolta nella Riviera dei Fiori, ma volutamente ho omesso i nomi dei luoghi perché sono i cani i protagonisti e per consentire al lettore d’immaginare lo svolgimento del racconto nelle località che preferisce.
Ho avuto cura di cambiare i nomi alle persone coinvolte nella vicenda, nel bene e nel male; ad eccezione del nome mio, dei familiari e degli amici del forum che compaiono con il loro nome e non con il nickname.
Daniele Franco
Introduzione.
Vaga da un anno intorno alla stazione quel cane inafferrabile quando una sera Daniele, col cuore in gola, lo vede destreggiarsi fra i binari. Il suo anziano padrone non c’è più e lui, abbandonato in strada, continua a cercarlo, ormai pieno della furbizia e della diffidenza dell’animale selvatico eppure così desideroso di un contatto umano.
Ha deciso di cavarsela da solo, sfuggendo regolarmente come un fantasma a chiunque voglia prenderlo. Solo i suoi amici possono permettersi di lasciargli cibo e acqua, e sono tanti, per fortuna.
Vagabondando per tutto l’abitato, con un nome diverso in ogni quartiere – Pippo, Nero, Ciro, Black e, affettuosamente, Cuginetto – aspetta i bimbi all’uscita dell’asilo, si affaccia nei negozi a lasciare un saluto fugace, accompagna nelle passeggiate i cani che lo accolgono volentieri, così socievole, nei loro giochi.
Ma non si ferma mai, e nessuno sa se lo rivedrà, fra i pericoli della città.
Daniele, attratto da quella fierezza schiva, da quel richiamo silenzioso, lo segue, lo protegge, racconta tutto in un forum cinofilo e da quel momento da tutta Italia parte una maratona di nove mesi per togliere dalla strada Pippo Cuginetto. Ma come fare a ridargli pian piano la gioia di una famiglia, senza togliergli brutalmente la libertà?
(…)
Storie di uomini che aiutano un cane se ne sentono spesso. Ma questa è la storia di un cane che ha aiutato gli uomini a sentirsi uniti portando con sé un piccolo tesoro comune, e per quello che ha scelto è stato la guida in un lungo percorso di comprensione di se stesso e d’iniziazione all’amore.
Molti lettori si riconosceranno in questa storia. Se Pippo Cuginetto avrà aiutato anche loro, ne sarà felice.
Anna Di Lillo