C’è bisogno di una comunicazione che produca confronto e dialogo anche con chi non possiede «i mezzi» ed è tuttavia decisivo se non si vuole soltanto consenso. Si ha potere di convocazione, aprendosi all’altro; facendosi carico delle sue domande.La convocazione si avvale di un’ampia gamma di formule discorsive offerte dalla pragmatica linguistica. Condizione di un loro efficace utilizzo è «creare» il nostro interlocutore, accogliendone l’esigenza di dialogo.Un libro che è un’apertura teorica, un manuale tecnico, una guida operativa per chi vuol comunicare efficacemente e gioiosamente nella professione e nella vita quotidiana.