Il ruolo del sapere esperto nella formazione del convincimento giudiziale è fra i temi più delicati dell’esperienza giudiziaria. Lo sviluppo scientifico e tecnologico, infatti, pone al giudice e alle parti del procedimento penale problematiche sempre inedite. L’adeguatezza delle tecniche processuali di governo della “prova scientifica” viene conseguentemente messa in discussione. La tematica che si intende analizzare – rea di aver risvegliato prepotentemente antichi dibattiti – riguarda l’utilizzo, nel procedimento penale, di strumenti di “validazione” del contributo dichiarativo. Può riconoscersi un ruolo a quei metodi potenzialmente idonei a verificare e/o promuovere la sincerità di chi renda dichiarazioni processualmente rilevanti?