Giacomo Puccini e le sue grandi passioni. La caccia, il buon cibo e il buon vino. Le automobili e la velocità. Le belle case e le belle donne. Il ritratto privato di un genio innamorato della vita e dei suoi piaceri.
Mauro Lubrani è conterraneo del grande Puccini, ed è un divulgatore appassionato della storia privata dei grandi personaggi. Questa sua ultima opera, piacevole e appassionata, nasce dalla sua passione per i retroscena inediti dei grandi personaggi. Se c’è un grande nella storia della musica che possa dirsi più di ogni altro “uomo di passioni”, questi è sicuramente
Giacomo Puccini.
Il suo amore per la vita, la sensualità e la ricerca continua del piacere sono la linfa stessa della sua produzione artistica. Non vi è opera pucciniana che non traspiri edonismo, dalle atmosfere più delicate più delicate della Boheme ai tragici contrasti tra passione e morte di Tosca, fino a quel trionfo di sensi esotico che è Turandot.
Un ritratto brioso, basato sulle fonti storiche - in primis le lettere del Maestro - di un genio della musica e del teatro che amava definirsi un “potente cacciatore di uccelli selvatici, libretti d’opera e belle donne”.
Mauro Lubrani , giornalista professionista, laureato in Lettere all’Università di Firenze, lavora a La Nazione da oltre trent’anni, avendo iniziato da giovanissimo l’attività. Ha collaborato a lungo con Rai e Ansa. Tra i suoi libri I lieti calici di Verdi, del 2013, edito da Wingsbert House.