Una donna del popolo che sta per accompagnare la figlia in ospedale per un intervento delicato (Il fatto più bello, di Massimiliano Virgilio); una mamma/nonna padrona delle tecnologie più avanzate ma costretta su una sedie a rotelle nell’indifferenza dei familiari (70 mi dà tanto, di Luigi Romolo Carrino); una matta rinchiusa nel carcere di Pozzuoli e abbarbicata su un albero di arance che crede sia suo figlio (Sciore Arancia, di Alessio Arena); il fantasma di Vincenzina ritornato dall’aldilà per salvare il figlio dalla tremenda punizione che sta per abbattersi sull’Italia (La Pocalisse, di Massimiliano Palmese).
A venticinque anni dalla morte di Annibale Ruccello, l’omaggio di quattro nuovi autori napoletani ad uno dei più innovativi drammaturghi del secondo Novecento.