All’età di ottantotto anni, Stefania Miele ripercorre attraverso le pagine di un vecchio diario scritto in gioventù i quattro anni che hanno segnato la sua vita.
La vediamo dapprima ingenua e spaesata, mentre percorre i corridoi del vecchio Teatro Civico di Cagliari per poi ritrovarla, matura e consapevole, nella villa nuorese del dottor Vittorio Balestrieri.
A far da sfondo alle vicende della giovane cagliaritana, le indimenticabili serate passate a teatro.
Un romanzo adatto a tutte le età che ci introduce sia nel mondo dell’opera teatrale che in quello di una qualunque famiglia sarda degli anni ’30.