Strano destino quello del Presidente Raúl Castro, il fratello minore di Fidel, l’eminenza grigia del regime per mezzo secolo. Esprime e ripete idee chiarissime, ma non viene creduto! Molti preferiscono, invece, “interpretarle” per trarne conseguenze di comodo. Raúl afferma che la sua missione è salvare la Rivoluzione, correggendo gli errori e gli eccessi del passato. Tutte le sue riforme andrebbero quindi viste sotto questa luce. Ben vengano quindi le riforme economiche e sociali, purché non interferiscano minimamente sul settore politico. Cuba rimane il paese del partito unico, del sindacato unico, del pensiero unico, del capo unico. Lo Stato cubano rimane marxista-leninista e l’economia sostanzialmente collettivista. Ma a molti questa immagine non piace e vogliono a tutti i costi vedere in Raúl il traghettatore di Cuba verso la democrazia, la libertà e i diritti dell’uomo. Noi crediamo che si sbagliano, noi crediamo Raúl Castro!