RICCIARDETTO pseudonimo di Augusto Guerriero, un giornalista dimenticato, maestro di Montanelli, columnist principe del Corriere della Sera dal 1942 al 1972, scrive sulla rivista Epoca (500 mila copie di tiratura) fino al 1981.
Prevede in modo chiaro e preciso gli avvenimenti di un secolo da Mussolini a Berlusconi e non per combinazione ma per preparazione e intelligenza. Comincia con Mussolini sul Mattino del 1924 definendolo “un avventuriero, un arlecchino vestito da demagogo”, poi prevede la guerra mondiale e come finirà, la guerra fredda, la caduta di Kruscev, la sconfitta americana in Vietnam, l’esplosione industriale della Cina e la conseguente crisi di oggi. Scrisse prima di morire trent’anni fa che l’ Italia in preda al debito, alla corruzione e alla criminalità, in mano al solito demagogo, è destinata a finire nell’ “abisso”.