Programmazione, manipolazione, aggiustamento sensibile, assenso di fronte all’aleatorio: ognuna di queste condotte traduce uno specifico modo di essere al mondo. Comparare tra loro i regimi di senso che le sottendono, estrarne i principi e la sintassi sotto forma di un modello generale dell’interazione dovrebbe insegnarci qualcosa rispetto alla nostra condizione di esseri semiotici e consentirci di concepire i principi di un saper vivere semioticamente fondato.