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Dal testo:

Provai a rianimarla con una buona dose di whisky; con me avevo sempre una fiaschetta in acciaio.
Il liquore le colava ai lati della bocca.
«Susha… andiamo… sei forte come un bisonte… non puoi farti ammazzare così…
Andiamo…!».
«Coughh… coughh… vaffanculo… vorrei vedere te…», le palpebre ancora pesanti, lo sguardo confuso di chi emerge da un pestaggio…
Aveva funzionato!
Stava lentamente comprendendo di essere ancora viva, e al tempo stesso le era difficile illudersi di poter sfuggire a lungo all’inferno da cui era appena ritornata.
Abbassò gli occhi sul buco e quando li rialzò erano carichi di terrore.
Neanche una come lei sembrava in grado di tenere sotto controllo una ferita come quella, dopo che un raggio atomico le aveva portato via, annientandolo, un intero blocco di carne...
Respirava male, il petto si alzava a fatica.
Un’enorme energia si era dispersa nel suo corpo, tutte le funzioni vitali erano stressate allo spasimo.
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"Sulla Porta di Dite" è una Collana inedita di racconti neri, esoterici e dell'occulto, sconsigliata ai deboli di cuore e di spirito.
La Collana è diretta da Salvatore Conte.