La verità è che ci sono storie d’amore che premono per essere raccontate. Alcune hanno riempito pagine e pagine di giornali, se ne conoscono turbamenti, discussioni e a volte persino i dettagli più intimi. Altre ci sono state tenute nascoste e rivelate soltanto col tempo, quando ormai era evidente che non ci fosse più nulla da difendere. Ma se c’è una cosa che tutte portano in dote, è la fascinazione che i loro interpreti esercitano sul pubblico. E il pubblico c’è sempre, con le orecchie incollate alla canzone che rivela i particolari più scottanti. Ogni storia d’amore ha la sua canzone. Rock in love passa al setaccio cinquanta relazioni, cinquanta rapporti con alcuni tratti comuni e altri talmente folli e unici che sarebbe stato impossibile non raccontare. Favola, romanticismo, destino, dolore, tradimento, gli ingredienti giusti non sono mai mancati per cucinare al meglio ogni racconto. E come accade anche in un buon libro di cucina, le ricette a un certo punto devono terminare, ma fortunatamente non si esauriscono qui. Ci sarà sempre un retroscena che qualcuno chiederà di svelare, che si tratti del segreto per la riuscita di un buon soufflé o di un matrimonio perfetto. Certo, leggendo questo libro sarà facile giungere alla conclusione che il matrimonio perfetto è una chimera, ma esistono alchimie talmente bene assortite da provocare moti di invidia e repentina stizza. Se è di illusioni che abbiamo bisogno, di scenari incantati, di fotografie di tempi andati, allora ogni capitolo di questo libro è un buon passepartout. L’importante è lasciarsi contagiare e salire, magari per la prima volta, a bordo del grande carrozzone rock, dove regole (e promesse) sembrano fatte per essere infrante. Una sola indicazione per gli assuefatti all’happy end: il termine più usato in questo libro è matrimonio, la frase più ricorrente è i due annunciano la separazione.