Vittorio Emiliani racconta vivacemente incontri, scontri, battute, bizzarrie, la romagnolità latente o esplosiva dei suoi personaggi, molti dei quali spesso ignoti al di fuori del loro paese o borgo: pescatori, artigiani, birocciai, cavallari, pittori di carri agricoli.
Più di cento ritratti di quei romagnoli che l’autore ha conosciuto o soltanto incrociato sul suo cammino, come Sergio Zavoli, Tonino Guerra, Marco Pantani, Arrigo Sacchi, Serafino Ferruzzi, Raul Gardini, i tanti Mussolini.
Tanti pezzi di storia e di microstoria romagnola che compongono un mosaico vivacissimo, a volte drammatico, di vite vissute fra Ottocento e Novecento, fino ai giorni nostri, fra l’Appennino e il mare Adriatico, lungo la Via Emilia e le altre strade romane di quella che fu la Romània o la Romandìola.