Ferrante Pallavicino, nato a Piacenza nel 1615, è ricordato nella storia della letteratura italiana per la sua produzione eterogenea ispirata ai generi più disparati, dai temi sacri alle novelle dal contenuto audace. L'accusa di avere scritto libelli contro il pontefice gli procurò la tragica condanna alla decapitazione, che fu eseguita ad Avignone il 5 marzo 1644. Tra i suoi titoli più fortunati si ricordano I successi del mondo dell'anno, Le bellezze dell'anima, Retorica delle puttane e la Rete di Vulcano. Una selezione delle sue opere esce oggi per Utet in una prestigiosa edizione digitale corredata di un puntuale apparato critico.