Nell’antichità si riteneva che il pianeta Marte – osservato, temuto e ammirato per il suo colore, un rosso inquietante e minaccioso – potesse scatenare guerre, conflitti e passioni fra gli uomini. La vicenda che lo riguarda comincia all’alba del genere umano, già nel III millennio a.C., con racconti e leggende, e da allora il Pianeta Rosso non ha mai cessato di esercitare il suo fascino, accendendo l’ardore conoscitivo e dando impulso a sperimentazioni scientifiche e tecnologiche via via più avanzate.
A partire dalle osservazioni di Giovanni Schiaparelli, che grazie alla scoperta dei “canali” nella seconda metà dell’Ottocento avanzò l’ipotesi della presenza di vita (addirittura intelligente secondo alcuni), passando attraverso la febbrile ricerca dell’acqua, che impegnò generazioni di studiosi, fino alle missioni che consentiranno all’uomo di sbarcare direttamente sulle sabbie rosse, Marte oggi rappresenta sempre più “il pianeta della porta accanto”, oggetto dello sforzo intellettuale così come dell’immaginario collettivo terrestre. Il pianeta diventa non solo metafora dell’altrove, gemello possibile e affine alla Terra, ma ricettacolo di speranze e sforzi, campo di prova delle potenze mondiali, simbolo di dimostrazione tecnologica e, in tempi recentissimi, concreta possibilità di sopravvivenza.
Con Rosso Marte Giovanni Caprara, testimone diretto di numerose missioni dai centri di controllo negli Stati Uniti e in Russia, offre una ricognizione attenta sul passato e sui progetti attuali e futuri della scienza: fra i successi delle sonde “Mariner” e i tonfi delle sovietiche “Mars”, fra le moderne rover, ovvero i robot che perlustrano autonomamente il pianeta, e i piani di Terraforming, la trasformazione dell’ambiente marziano in una specie di “seconda Terra”, si va alla scoperta di come il sogno su Marte sia diventato realtà scientifica. Con un’attenzione speciale per l’Italia (numerosi sono gli scienziati e i tecnologi italiani protagonisti), che, da Schiaparelli in poi, non ha mai smesso di guardare il cielo e, soprattutto, il rosso Marte.