ROMANZO (288 pagine) - FANTASCIENZA - Un giallo intrigante, un romanzo di fantascienza solido e ben costruito, una scrittura limpida e affascinante, dei personaggi indimenticabili. L'opera che ha rivelato il talento di una delle migliori scrittrici italiane. Vincitore del premio Fantascienza.com
Mikhail Stefanovic Beltrami è un Ricordante: la sua mente è in grado di assimilare ricordi con una precisione superiore a quella dei computer. È nato sulla Luna, dove si è sviluppata una progenie umana algida e distaccata dalle cose terrene. In questo scenario si muove un killer che uccide le sue vittime lasciandole a morire dissanguate appese a testa in giù. Per l'esercito Mikhail è il colpevole ideale: militante di «Luna Libera», solitario, pacifista e omosessuale. Viene arrestato e accusato degli omicidi, ma l'assassino della mezzaluna colpisce ancora: e per Mikhail la caccia si fa serrata, perché il destino di sua figlia e della Luna e l'equilibrio politico del Sistema Solare sono nelle mani del killer. Solo un Ricordante può riuscire a fermarlo. Un giallo intrigante, un romanzo di fantascienza solido e ben costruito, una scrittura limpida e affascinante, dei personaggi indimenticabili. Rupes Recta è tutto questo e molto di più. Introduzione di Franco Forte
Clelia Farris, nata a Cagliari nel 1967, è laureata in psicologia con una tesi di epistemologia. Ha vinto il premio Fantascienza.com con l'acclamato romanzo "Rupes Recta" nel 2004, il premio letterario Odissea con "Nessun uomo è mio fratello" nel 2009 e il premio Kipple con "La pesatura dell'anima" nel 2010, al quale ha dato un seguito nel 2012 con "La giustizia di Iside". A questi quattro romanzi si aggiungono diversi racconti su Fantasy Magazine, Robot, Future Fiction e lo straordinario romanzo breve "La madonna delle rocce" uscito nella collana Robotica. Non ha blog e non la si trova sui social network: per sé preferisce far parlare i suoi scritti. «Se fosse statunitense probabilmente qualche critico letterario griderebbe al "miracolo" ma essendo sarda faticherà a farsi leggere.» "L'Unione Sarda"