Aprile 1916, lunedì di Pasqua. Dublino, General Post Office, l’imponente edificio georgiano situato in O’Connell Street, scelto dai Volontari Irlandesi come perfetto luogo dove insorgere e proclamare la Repubblica d’Irlanda, libera e indipendente. Questo non basterà. La successiva Guerra d’Indipendenza, poi, lascerà il campo alla Guerra Civile, dove gli stessi uomini che si erano battuti fianco a fianco contro il governo britannico, si punteranno le armi contro.
Qui, però, siamo in Italia, e siamo nel 2015. Sabrina ha tutto, ma nello stesso tempo le manca qualcosa che nemmeno lei sa definire, qualcosa che andrà a cercare, e che troverà nel racconto di un vecchio di cui nemmeno conosce il nome. Lui saprà portarla in quella terra che non si può descrivere stando seduti su una panchina anonima, o leggendola su dei fogli numerati. Lì, dove i venti atlantici s’infrangono con forza, sulle alte e ripide scogliere nel punto in cui le aquile sfidano il sole. L’Irlanda non è solo castelli e antiche leggende. Cieli scolpiti da nobili pennelli dalle setole pregiate ove i raggi del sole osano accarezzare i contorni delle nuvole. È il posto dove qualcuno muore vincendo, e qualcun altro, perdendo, continua a vivere.
Sabrina scoprirà che l’Irlanda è questo… e molto di più.