Franco Cerri è un musico di altri tempi. Ha l'età per andare in pensione e invece preferisce strapazzare ancora la sua Gibson L5, suonare con i suoi allievi, vivere di musica come ha sempre fatto, raccontarci il suo jazz. Desiderio allo stato puro, una forza che lascia spazio a pochi altri calcoli, se non un "non poter fare a meno di suonare". Sarò Franco raccoglie appunti, pensieri e riflessioni sulla musica, per mostrarci come un musicista non sia soltanto la somma dei suoi successi, ma l'insieme delle sue passioni che unite a vicissitudini e incontri inaspettati stravolgono radicalmente il corso di un'esistenza. Sapersi confrontare con l'imprevedibile e venirne fuori brillantemente: Cerri lo ha sempre saputo fare, e ancora oggi, alla fine di un'esecuzione, ci spiazza immancabilmente con il suo invidiabile sorriso. Questo libro è un manuale per idee diverse, denso di appassionati ricordi e di un inesauribile desiderio di fare jazz, e può suggerire una via per pensare la musica tanto come arte quanto come prezioso strumento per riflettere su se stessi. Prefazione di Pupi Avati, Giampiero Boneschi, Jim Hall.