Chi avrebbe mai detto che una trama invisibile unisce una promettente stella nascente della new-economy italiana all’ente nucleare francese accusato di spionaggio industriale e altri misfatti? Che relazione potrebbe mai esserci fra il terremoto in Indonesia, le scorie radioattive in Oceano Indiano e la pirateria in Somalia? O col traffico di armi nel Corno d’Africa? E che dire delle miniere di uranio in Niger e della pandemia dilagante in quei territori dimenticati? Un vero e proprio incastro di scatole cinesi orchestrato da un’organizzazione criminale, che Enrico Fiorani si troverà a fronteggiare per non perdere di nuovo l’amore. Tutto ciò in un accattivante intreccio di sequenze narrative e dialogate, un’informazione “narrata” scomoda e coraggiosa che fa di questo social thriller a sfondo ecologico una lettura non solo piacevole ma anche istruttiva.
“Sciarada per Fiorani” coniuga infatti la tecnica dinamica della narrazione all’inquietudine che genera il narrato, mentre apre scenari e richiama inchieste di grande impegno civile e sociale volte a far luce su aspetti ancora impenetrabili della più recente storia italiana e internazionale: dal traffico di armi alle scorie radioattive sbrigativamente smaltite in terra d’Africa, a danno delle popolazioni indigene e di noi tutti, abitanti dello stesso Pianeta.
“Sciarada per Fiorani”, terzo libro della collana, aggiunge un nuovo tassello al puzzle di una realtà a molti ancora sconosciuta, continuando sul modello iniziato con “Operazione Berillio” e proseguito con “Meduse Connection”. Pur restando un romanzo d’evasione che si legge tutto d’un fiato, tratta temi oggi più che mai attuali e richiama le coscienze a un livello di maggiore consapevolezza dei problemi e della realtà che ci circonda, dando il suo piccolo contributo a favore di una educazione civile e responsabile.