Il signor Paddeu è un pensionato con un passato da nascondere. Nato nel ’37, arruolato nella Legione Straniera nel ’55, vedovo, completamente folle, soffre di allucinazioni e parla agli oggetti. Paddeu è perseguitato dalla strega Janaette, spirito reincarnato di una bambina algerina. Dai suoi ricordi emergono violenze terribili che si mescolano ai deliri del presente, diventandone parte. Seguendo una traccia che parte dalla fine della storia, come un filo d’Arianna che si distende verso il passato, il signor Paddeu cerca la ragione di tutto quel dolore. Ma la matassa che arrotola diventa a sua volta labirinto e la chiave di tutto sta al centro di quell’involto, all’inizio del percorso.
Potremmo definire “Se mezzanotte non suonasse”, primo romanzo di Gianfranco Bussalai, un thriller dell’anima. Gli orrori della guerra e quelli della mente, il connubio fra eros e thanatos descritto con carnale virulenza, il clima di persecuzione allucinatoria e gli echi di arcane magie, il vertiginoso andirivieni temporale rendono queste pagine un vero e proprio tour de force narrativo e rivelano un autore che farà parlare di se nel panorama della narrativa italiana.
Una storia forte, un pugno allo stomaco, una bomba ad orologeria in grado di turbare, sorprendere ad ogni pagina e lasciare il segno.
Edito da Bibliotheka Edizioni.