Ci vuole una certa immaginazione per mettersi a osservare il cielo, e difatti gli astronomi sono sempre stati tipi in gamba e per nulla prevedibili, a cominciare dagli antichi. Il bello viene però quando un certo Copernico cambia per sempre le carte in tavola. E si susseguono poi i colpi di scena con Keplero, Galileo, Newton e tutti gli altri fino ad arrivare a noi, a Einstein, a Hubble, alle teorie del big bang e degli universi paralleli. Dagli uliveti della Grecia, alle colline di Firenze e poi a quelle della California, il paesaggio non è così diverso, a ben vedere, e i secoli passati non sono poi molti. Ma è l'universo che è cambiato nel frattempo, un universo oggi smisurato e in continua espansione. Balbi ce lo viene a raccontare in modo così divertente che noi smettiamo di preoccuparci e ci appassioniamo ai suoi racconti, alle storie personali dei grandi protagonisti della scienza, a quella sparuta schiera di irriducibili bastian contrari, di stralunati pionieri che sono partiti alla conquista del mistero tracciando nello spazio smisurato del cosmo un sentiero per noi.