Quando Ayrton Senna, il primo maggio 1994, attaccò per la settima volta la velocissima curva del Tamburello sul circuito di Imola, la sua Williams-Renault FW16 uscì di pista e si schiantò contro un muro di cemento privo di protezioni. La sua morte restò incredibile per molti, nel mondo della Formula 1 e non solo. Come disse l'amico Gerhard Berger, «Ayrton era un pilota così perfetto che nessuno credeva potesse succedergli qualcosa». Dotato di un talento naturale, Senna combinava una tecnica impeccabile con un istinto di competizione così esasperato da risultare talvolta brutale in pista. I suoi inseguimenti accaniti, i suoi sorpassi fulminei e risoluti, spesso al limite della correttezza, costringevano gli altri piloti a cedergli il passo e misero in discussione i taciti codici di comportamento dei campioni in gara. Il destino di cambiare per sempre una disciplina è toccato a pochissimi sportivi: a Muhammad Ali nel pugilato, a Maradona nel calcio, a Tiger Woods nel golf. Dopo Senna, la Formula 1 non è più stata la stessa, e anche per questo il brasiliano è considerato il più grande di tutti i tempi. In questo volume, che ricostruisce la parabola del suo successo, le sue vittorie e la tragedia di Imola, il personaggio di Ayrton Senna rivive in tutte le sue sfaccettature: il bisogno di superare ogni limite, l'impressionante capacità di concentrazione, il carisma, la competenza meccanica, la riservatezza, la generosità, la fede. "Senna. Il destino di un campione", considerato da molti appassionati il più bel libro mai scritto sul pilota brasiliano, è una storia di emozioni, rivalità, sfide estreme. Il racconto di un mito che, a vent'anni dalla sua scomparsa, suscita ancora entusiasmo e commozione.