Concetto fluido e spesso assunto quale sinonimo di immedesimazione, simpatia, identificazione, l'empatia rappresenta in realtà il punto di convergenza di molteplici discipline, innanzitutto l'estetica, in cui Lipps per primo ha esteso il concetto di empatia a un duplice movimento tra il soggetto e l'altro. Questa capacità da parte dell'uomo di autotrascendersi, ovvero di porsi fuori di sé, conduce all'antropologia filosofica di Scheler e Plessner, qui coniugata ai recenti sviluppi delle scienze cognitive e delle neuroscienze, per arrivare infine a una proposta "sintomatologica", in cui si analizzano le modalità dell'empatia in alcune sfere semiotiche della cultura contemporanea, quali i serial televisivi, il linguaggio pubblicitario e il branding culturale, dove l'empatia opera quale forma di sostituzione di tipo "metaforico" e non "analogico".