Per alcuni l’autunno è triste, le giornate si accorciano ed il sole scalda sempre meno. I cibi diventano più elaborati e tutto sembra rallentare.
Su tutto questo Robert Davidson rifletteva seduto nel giardino della sua casa che guardava verso il lago. Godeva di quella vista e del confronto tra il fresco che avvertiva ed il tepore del caffè che beveva. La calma che sempre aveva provato in quel luogo era, per lui, come una medicina capace di temprarlo e dargli la forza di continuare a pensare ad un futuro incerto e pieno di conflitti interiori.
Sette anni erano passati da quando Chriss era entrato in Shinnarat e da allora in poi la sua vita si era lentamente frantumata, giorno dopo giorno.