Il libro, con un’analisi originale e con documenti spesso inediti, introduce alla scoperta filologica di un millenario filone della cultura siciliana, qui colto a partire dal suo specifico recupero umanistico: le mitologie misteriche del progressismo antico. Queste, dall’antichità in poi – con particolare riferimento , nel saggio, al Rinascimento, al Barocco, all’Illuminismo massonico e all’eclettismo cattolico – permeano, a loro modo, forme e ideologie dell’arte e della città. Misteri concretizzari sia in evocative strutture disiche che in figure riccamente simboliche – come la Sibilla di Marsala, la Trinacria, il Genio di Palermo, la fontana di Orione a Messina, l’Elefante di Catania – che sono, in vario grado, espressione di alcuni aspetti dell’identità collettiva siciliana, con significati complessi, labirintici e, proprio, occultistici, che s’insinuano in utopie talora visionarie, scaturite da bisogni irrisolti del “profondo”.
NOTE
Giuseppe La Monica (Alcamo, 1941) è dal 1980 professore ordinario nella Facoltà di Architettura di Palermo, dove insegna tuttora storia dell’arte; ha pubblicato molti saggi – alcuni particolarmente innovativi – si teoria e storia del restauro e di storia dell’arte moderna e contemporanea.