I saggi di Gabriele Mazzitelli qui raccolti, pur composti in anni diversi e caratterizzati da un'indubbia varietà tematica e molteplicità di approcci, sembrano scaturire tutti da un preciso e organico progetto d'indagine. Sono tutti contraddistinti, infatti, dall'amore per il libro, visto, da un lato, come oggetto irripetibile e magnifico, prodotto del genio individuale e del retaggio culturale, e, dall'altro, come tramite di conoscenza, di legame intellettuale e spirituale. Il libro amato da Mazzitelli è quello della ricca e variegata tradizione culturale slava, il libro russo, in primo luogo ma non solo, e non nell'astratta dimensione della dotta citazione bibliografica, bensì nella viva, mutevole e talvolta peritura dimensione della biblioteca, vista come vivente luogo d'incontro e di studio. La vita del libro slavo in Italia dipende dalla sua piena fruibilità e dalla sua piena valorizzazione. Gli studi contenuti in questo volume costituiscono un passaggio obbligato verso la piena realizzazione di questo compito.
Gabriele Mazzitelli dirige dal 1988 la Biblioteca dell'Area Biomedica dell'Università di Roma "Tor Vergata". Da molti anni è anche docente a contratto di Lingua e di Letteratura russa presso la Lumsa di Roma. Membro della redazione di AIB-WEB, il sito dell'Associazione italiana biblioteche, fa parte del comitato editoriale delle riviste "Bollettino AIB" e "Culture del testo e del documento". È autore di numerosi contributi sia di ambito slavistico sia di ambito biblioteconomico.