Caposaldo storico del costituzionalismo contemporaneo, la sovranità del popolo oggi appare come un vano sintagma che se introdotto nella dialettica politica quotidiana vi figurerebbe come un inutile esercizio teorico. Le performances dei partiti, o almeno dei più, tuttavia, sono intrise di “utili” espressioni come democrazia e partecipazione dei cittadini. Anche questi sono slogan privi di effettività, ma se ne abusa. Questo avviene in un quadro deformato da leggi elettorali antidemocratiche, dal distacco degli elettori dal voto e dall’imporsi della globalizzazione capitalistica. Eppure nel costituzionalismo del Ventesimo secolo, buone leggi elettorali, partecipazione popolare e partiti democratici rappresentarono la diramazione vertebrale della sovranità del popolo. Siamo andati alla ricerca della distinzione fra inattuazione e inattualità per tentare di spiegare ai giovani che oggi sovranità del popolo, democrazia e partecipazione popolare sono termini che possono avere ancora un senso.